Anche gli esperti del mercato immobiliare si uniscono al coro di
«no» alle scelte di politica economica del governo. I
mutui sono infatti a rischio rincaro con lo spread in salita. Le
rate in crescita potrebbero appesantire i bilanci familiari fino a
1500-2000 euro l’anno, come già avvenuto negli anni
scorsi, quando proprio il differenziale di rendimento tra titoli di
Stato italiani e tedeschi diede il la ai rialzi. Ne sono convinti
Luca Dondi, Roberto Anedda e Antonio Ferrara, rispettivamente
amministratore delegato di Nomisma, direttore marketing di
Mutuionline e ad di Monety, società di mediazione creditizia
del gruppo Gabetti.
«no» alle scelte di politica economica del governo. I
mutui sono infatti a rischio rincaro con lo spread in salita. Le
rate in crescita potrebbero appesantire i bilanci familiari fino a
1500-2000 euro l’anno, come già avvenuto negli anni
scorsi, quando proprio il differenziale di rendimento tra titoli di
Stato italiani e tedeschi diede il la ai rialzi. Ne sono convinti
Luca Dondi, Roberto Anedda e Antonio Ferrara, rispettivamente
amministratore delegato di Nomisma, direttore marketing di
Mutuionline e ad di Monety, società di mediazione creditizia
del gruppo Gabetti.
Dondi ricorda che «la ripresa del mercato immobiliare degli
ultimi anni, dopo la crisi che lo aveva travolto tra il 2008 e il
2013, poggia le proprie basi principalmente su due fattori: la
ritrovata fiducia sulle prospettive economiche del Paese e
personali delle famiglie, nonché sulla disponibilità
delle banche a sostenere una domanda uscita in molti casi malconcia
dalla crisi».
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Giovedì 11 Ottobre 2018, 10:30
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