25 women in robotics you need to know about – 2018 https://t.co/qyeaU9QSio pic.twitter.com/V0Kne8qOxu
— Robohub (@Robohub) October 9, 2018
La sorpresa di Rita Cucchiara è dovuta al fatto che i suoi studi su visione e intelligenza artificiale vengono applicati alla robotica, ma non sono propriamente legati a quel settore. Con le due italiane altre ricercatrici di rilievo: Sanja Fidler ad esempio, che dirige il dipartimento di intelligenza artificiale alla Nvidia; Jessica Hodgins, professoressa al Robotics Institute and Computer Science Department della Carnegie Mellon University; Heather Justice, ingegnere coinvolta nel programma Mars Exploration Rover Driver ai Jet Propulsion Laboratory della Nasa; Jasmine Lawrence, technical program manager al Building 8 team di Facebook.
rep
Fra pubblico e privato, fra manager e ricercatrici, professoresse e makers, la selezione di RoboHub spazia dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Asia all’Africa (dove è stata selezionata Brenda Mboya, specialista in Computer Science alla Ashesi University in Ghana). Che ci siano delle italiane in una classifica del genere non deve sorprendere. Il nostro Paese nel campo della robotica è ai primi posti nel mondo. Già nel 2015 erano state scelte Cecilia Laschi della Sant’Anna di Pisa, che ha lavorato con Laura Margheri, e Barbara Mazzolai, dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). Robohub, della Robot Association, è un’associazione a no-profit basata a Zurigo. Fra i punti di riferimento per gli addetti ai lavori nel campo dell’automazione.